venerdì 18 gennaio 2013

Uccellini...






Abbiamo la fortuna di abitare in campagna e di avere un balconcino piccolissimo e molto tranquillo, che viene usato per ospitare le piante e come centro di aggregazione per ...uccellini.

Dalla finestra della stanza, evitando movimenti bruschi e facendo silenzio, è possibile osservare durante il giorno un via vai di varie specie di uccelli: passerotti comuni, ballerine, codirossi, cincie e d'inverno (segno di buon augurio) pettirossi.
Al mattino presto, quando è ancora buio, si possono sentire i loro versi praticamente in tutti i periodi dell'anno. D'inverno, se si è fortunati, si vedono spesso zampettare nelle ore meno fredde. Se il balcone è coperto di neve, a volte si vedono le orme delle zampette.
La settimana scorsa sono stata svegliata dalla pennichella pomeridiana proprio a causa di un concerto di volatili.

Nei mesi freddi mettiamo un piattino con del cibo: briciole di pane, di cracker o di biscotti, frutta secca, pezzetti di mela, semi vari.
Generalmente Ste riempie il piattino al mattino, con i resti della cena precedente (così impara a non sprecare e a pensare anche ai suoi amici animali).
Che bello andare a vedere al pomeriggio cosa hanno mangiato e cosa hanno lasciato! Sì perché abbiamo scoperto che mangiano volentieri le briciole di pane, ma che preferiscono uvetta, briciole di panettone, torte e bugie (eh, li viziamo i nostri amici), mentre non amano tanto cereali e semi come quelli di lino.

Che bello osservare gli uccellini, cercare le specie con mamma e papà, guardare il colore del piumaggio e imparare a distinguerli.

Quest'anno poi i nonni ci hanno regalato una casetta per i nostri amici. L'abbiamo messa in alto sul balconcino, quindi non riusciamo a vedere dentro, ma abbiamo sentito le voci degli inquilini.

Dai nonni da alcune estati una coppia arriva in primavera nel vaso del gelsomino appeso al balcone, poi depone le uova, le cova e le uova si schiudono liberando minuscoli uccellini con il becco aperto.
Che tristezza quando i piccoli imparano a volare e lasciano il nido.

Basta poco per interessare i piccoli alla scienza e all'osservazione.

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