A volte i bambini ci stupiscono con domande complesse per la loro età. Oppure ci chiedono di spiegare concetti difficili e fuori dalla loro portata.
Uno di questi è il concetto di infinito.
Un concetto che tanti adulti non saprebbero spiegare e nemmeno ben definire.
Chi mi conosce sa che mi piaciono Leopardi e il suo concetto di Natura, ma non voglio scomodare lui né fare filosofia spicciola sotto l'ombrellone (virtuale, visto che sono alla scrivania del mio ufficio).
Se passate dalla Valle d'Aosta entro agosto, fermatevi al Forte di Bard, proprio all'imbocco della Valle.
Oltre al forte di per sé, molto apprezzato dai bambini, e che offre molti servizi, fino al 1 settembre è possibile visitare la mostra fotografica "Dalla Terra all'Uomo" di Yann Arthus-Bertrand.
Il fotografo-regista francese, da sempre attento alla salvaguardia del pianeta e agli effetti dei cambiamenti climatici, ci regala fotografie magnifiche delle zone della Terra viste dall'alto.
Alcune sembrano quadri astratti, altre incantano per i colori e le sfumature. Tutte affascinano e creano una vertigine, descrivono con immagini cosa può essere l'infinito.
Nella mostra è anche possibile vedere un video sulla Valle d'Aosta. Le riprese ci fanno vedere prati incantati, specchi d'acqua cristallini e montagne che toccano il cielo, provocando quasi una vertigine.
Ecco, queste sensazioni spiegano l'infinito.
Le foto piacciono ai piccoli, perché sono colorate, strane e particolari.
Piacciono ai più grandi e ai genitori perché permettono di spiegare anche gli effetti dell'uomo sulla natura. Ogni fotografia infatti è corredata da una spiegazione della zona ritratta, con le problematiche causate dall'uomo. Inoltre sono state create schede didattiche per genitori e insegnanti, per approfondire i temi delle foto (scaricabili gratuitamente qui).
I bambini possono scoprire l'immensità e la diversità della nostra Terra, i danni del comportamento umano su di essa e sulle popolazioni, o anche solo divertirsi a guardare le immagini più particolari.
Tutti possono evadere dalla quotidianità e fare un volo magnifico sul nostro pianeta, verso l'infinito.
Per un'anteprima di cosa vi aspetta: http://www.yannarthusbertrand2.org/
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mercoledì 24 luglio 2013
giovedì 23 maggio 2013
Caleidoscopio
Il caleidoscopio è un gioco molto semplice ma anche molto affascinante. La possibilità di vedere un'immagine sempre diversa, solo facendo ruotare un tubo riempito di oggettini colorati, può essere lo spunto per capire e apprezzare la diversità del mondo che ci circonda.
Mi sembra eccessivo voler insegnare i principi dell'ottica ai nostri bambini usando il caleidoscopio, però appunto, può essere un gioco per imparare a osservare e capire che basta un piccolo movimento, un cambiamento apparentemente minimo, per cambiare totalmente la situazione.
Nel libro che sto leggendo, "Zio tungsteno" di Oliver Sacks, l'autore ricorda di quanto lo affascinavano le vetrate nel portone di ingresso di casa sua quando venivano colpite dal sole.
Noi abbiamo un caleidoscopio semplice, acquistato da Imaginarium:
se volete cimentarvi e costruirne uno voi, ecco alcuni modelli trovati in rete:
- quello "scientifico" di Focus
- con i CD invece degli specchietti (spiegato passo passo)
- un'altra versione con i CD di Mamma Claudia
- e una versione per bambini piccoli (meno delicata)
Il primo giorno di sole (se mai ci sarà) portate i vostri bambini all'aperto e fateli giocare puntando il caleidoscopio verso la luce del sole.
Mi sembra eccessivo voler insegnare i principi dell'ottica ai nostri bambini usando il caleidoscopio, però appunto, può essere un gioco per imparare a osservare e capire che basta un piccolo movimento, un cambiamento apparentemente minimo, per cambiare totalmente la situazione.
Nel libro che sto leggendo, "Zio tungsteno" di Oliver Sacks, l'autore ricorda di quanto lo affascinavano le vetrate nel portone di ingresso di casa sua quando venivano colpite dal sole.
Noi abbiamo un caleidoscopio semplice, acquistato da Imaginarium:
se volete cimentarvi e costruirne uno voi, ecco alcuni modelli trovati in rete:
- quello "scientifico" di Focus
- con i CD invece degli specchietti (spiegato passo passo)
- un'altra versione con i CD di Mamma Claudia
- e una versione per bambini piccoli (meno delicata)
Il primo giorno di sole (se mai ci sarà) portate i vostri bambini all'aperto e fateli giocare puntando il caleidoscopio verso la luce del sole.
giovedì 16 maggio 2013
Un libro? 100 libri per l'ambiente!
Per celebrare il Salone del Libro di Torino che oggi apre i battenti, faccio mia la segnalazione di Raffaella - Mamma (quasi) green di un pdf contenente 100 titoli di libri per bambini e adulti legati alle tematiche ambientali.
Le autrici della pubblicazione (scaricabile gratuitamente), Marina Boetti e Ottavia Petropoli, hanno selezionato 80 libri per bambini (suddivisi per fasce di età) più 20 per genitori e educatori, con un occhio anche al rispetto dell'ambiente da parte degli editori.
Hanno infatti valutato i titoli assegnando uno smile per il rispetto di tre categorie: luogo di stampa, tipo di carta utilizzata e contenuti del libro. In più hanno assegnato un sole o una nuvoletta rispettivamente ai libri stampati su carta riciclata/certificata oppure su carta senza caratteristiche ecologiche.
Così è più facile destreggiarsi tra tutti i titoli, scegliendo magari di favorire autori ed editori amici dell'ambiente.
Un consiglio: la collana A piccoli passi di Motta Junior può essere lo spunto per avvicinare genitori e figli ad un maggiore rispetto dell'ambiente e all'apprendimento di temi magari non così conosciuti. Testi di approfondimento per le ricerche dei figli, o per imparare tutti insieme ad amare l'ambiente che ci circonda.
Pronti alla lettura? C'è solo l'imbarazzo della scelta!
Le autrici della pubblicazione (scaricabile gratuitamente), Marina Boetti e Ottavia Petropoli, hanno selezionato 80 libri per bambini (suddivisi per fasce di età) più 20 per genitori e educatori, con un occhio anche al rispetto dell'ambiente da parte degli editori.
Hanno infatti valutato i titoli assegnando uno smile per il rispetto di tre categorie: luogo di stampa, tipo di carta utilizzata e contenuti del libro. In più hanno assegnato un sole o una nuvoletta rispettivamente ai libri stampati su carta riciclata/certificata oppure su carta senza caratteristiche ecologiche.
Così è più facile destreggiarsi tra tutti i titoli, scegliendo magari di favorire autori ed editori amici dell'ambiente.
Un consiglio: la collana A piccoli passi di Motta Junior può essere lo spunto per avvicinare genitori e figli ad un maggiore rispetto dell'ambiente e all'apprendimento di temi magari non così conosciuti. Testi di approfondimento per le ricerche dei figli, o per imparare tutti insieme ad amare l'ambiente che ci circonda.
Pronti alla lettura? C'è solo l'imbarazzo della scelta!
martedì 14 maggio 2013
I tesori del mare
Qualche giorno al mare (quando? Mi sono già dimenticata), molte passeggiate sulla spiaggia e momenti di osservazione.
Ste e Ale hanno raccolto i loro piccoli tesori:
Molti sassolini:
che poi abbiamo ripulito dalla sabbia e osservato, a occhio nudo e anche con il microscopio (a presto un post su questa seduta di osservazione). Abbiamo visto che hanno forme, colori e provenienza diversi: alcuni sono frammenti di mattoni, altre sono pietre più o meno omogenee. In alcune si intravedono dei cristalli.
Molti frammenti di vetro levigati dal mare, di vari colori. Devo dire tra parentesi che questi pezzetti di vetro mi hanno sempre affascinato e continuano ad affascinarmi anche adesso, anche se so che sono banalmente RIFIUTI.
Pezzi di conchiglie e ossi di seppia. Ahimé non siamo stati in grado di trovare una sola conchiglia intera. Che delusione!
Nelle nostre passeggiate abbiamo ascoltato il rumore delle onde (chi è che diceva che rilassa? Sulle mie due pesti non fa nessun effetto!) e annusato l'odore del mare, soprattutto quando c'è vento ed è agitato: un odore pungente e caratteristico.
Ale ha deciso di andare oltre: ha voluto assaggiare la sabbia (degno figlio di mamma chimica), ma non è rimasto soddisfatto dall'assaggio.
Una cosa l'abbiamo notata tutti quanti, e non serve essere scienziati: nonostante la stagione balneare non fosse ancora iniziata, le spiagge erano disseminate di rifiuti!
Ste e Ale hanno raccolto i loro piccoli tesori:
Molti sassolini:
che poi abbiamo ripulito dalla sabbia e osservato, a occhio nudo e anche con il microscopio (a presto un post su questa seduta di osservazione). Abbiamo visto che hanno forme, colori e provenienza diversi: alcuni sono frammenti di mattoni, altre sono pietre più o meno omogenee. In alcune si intravedono dei cristalli.
Molti frammenti di vetro levigati dal mare, di vari colori. Devo dire tra parentesi che questi pezzetti di vetro mi hanno sempre affascinato e continuano ad affascinarmi anche adesso, anche se so che sono banalmente RIFIUTI.
Pezzi di conchiglie e ossi di seppia. Ahimé non siamo stati in grado di trovare una sola conchiglia intera. Che delusione!
Nelle nostre passeggiate abbiamo ascoltato il rumore delle onde (chi è che diceva che rilassa? Sulle mie due pesti non fa nessun effetto!) e annusato l'odore del mare, soprattutto quando c'è vento ed è agitato: un odore pungente e caratteristico.
Ale ha deciso di andare oltre: ha voluto assaggiare la sabbia (degno figlio di mamma chimica), ma non è rimasto soddisfatto dall'assaggio.
Una cosa l'abbiamo notata tutti quanti, e non serve essere scienziati: nonostante la stagione balneare non fosse ancora iniziata, le spiagge erano disseminate di rifiuti!
martedì 23 aprile 2013
Al Museo A come Ambiente di Torino:spunti e riflessioni
Ieri ho partecipato ad un convegno per insegnanti presso il Museo A come Ambiente di Torino.
Si tratta di un museo del tutto
interattivo, destinato a bambini e ragazzi di tutte le età, con attività diversificate per età e interessi, e la possibilità di realizzare percorsi personalizzati.
Il personale, a partire dal direttore, è molto disponibile a suggerimenti, collaborazioni, creazione di formazione personalizzata secondo le richieste degli insegnanti.
Dal seminario, in cui insegnanti dei vari ordini scolastici presentavano le loro attività legate al tema ambientale, si è dedotto che alla fine i
ragazzi ne sanno poco di ambiente, nonostante l'attenzione per l'argomento in tutti i campi comunicativi.
Un esempio? In una scuola superiore torinese, un'insegnante ha introdotto la raccolta differenziata di carta, lattine vuote e bottiglie in plastica vuote nell'istituto dove insegna. Ne è risultato che gli studenti sono poco attenti e fanno fatica ad abituarsi alla raccolta differenziata in modo corretto (solo bottiglie elattine vuote, ad esempio), anche se la praticano già a casa loro, con modalità diverse. L'insegnante raccontava che ha dovuto tappezzare le pareti dei corridoi e delle aule di promemoria e istruzioni per la raccolta, e ha dovuto ripetere la formazione più volte durante l'anno perché i ragazzi semplicemente se ne dimenticano.
Dal seminario sono emersi anche molti spunti, di cui vi parlerò più avanti con post dedicati.
Per fare qualche esempio, l'insegnante della raccolta differenziata ci ha aiutato a riflettere come spesso la formazione fatta "tra pari", cioè da studenti a studenti, è più efficace che non se le informazioni arrivano da un adulto, da un'insegnante.
Altri spunti: educare al silenzio e spiegare cos'è il rumore, può servire spiegare la sicurezza a bambini e ragazzi? Parlando di rifiuti dobbiamo abituare i nostri figli a considerare i rifiuti tecnologici, di cui le nostre case son piene.
Contenta dell'esperienza, presto porterò i bambini a visitare il Museo. Nel frattempo sono diventata Amica del museo.
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