lunedì 29 aprile 2013

Il nuovo allestimento del Museo di Scienze Naturali a Torino



La ricostruzione di uno scheletro di Giganotosauro augura un buon viaggio nell’atrio partenze dell’aeroporto di Caselle-Torino
Con la sua mole, simpaticamente disposta tra i banconi per le prenotazioni delle varie compagnie aeree, tanto che sembra essere del tutto a suo agio, l’installazione serve a far conoscere ai turisti il nuovo allestimento del Museo di Scienze Naturali.
Così, approfittando dell’ennesimo weekend di pioggia battente (che fare con due pesti in casa?), sabato siamo andati a trovare l’amico dinosauro all'aeroporto



e domenica siamo andati a curiosare al Museo delle scienze (di cui siamo degli habitué) per vedere il nuovo allestimento.
L’allestimento nuovo in effetti è un altro mondo
Prima il museo aveva una concezione direi ottocentesca, con vetrine di animali o minerali esposti con i rispettivi cartellini. Non male, visto il numero di animali imbalsamati esposti, ma in effetti poco coinvolgente, senza cartelli e altre forme di spiegazione.
La nuova parte, oltre ad esporre minerali giganti, erbari, insetti di ogni tipo, fossili (purtroppo le foto sono vietate, così non posso mostrarvi proprio nulla), è molto interattiva (video, giochi su schermo, tracce audio, tabelloni virtuali) e segue il percorso della biodiversità.
Una sezione speciale è dedicata al Madagascar, paese re della biodiversità, per la storia geologica particolare. 

Dal piacevole pomeriggio scaturiscono due riflessioni:
Prima: va bene l'interattività e i contenuti multimediali del museo, ma forse troppo bombardamento tecnologico distrae i bambini. Ste ha cominciato a saltare da una parte all'altra con l'ansia di vedere tutto, concentrandosi però molto sui pannelli multimediali e spesso non accorgendosi degli esemplari reali esposti appena accanto. Ale, invece vedeva questi tabelloni come giochi magici e anche lui non aveva pazienza per osservare gli animali esposti.

seconda: all’ingresso una gentile hostess raccomanda di non toccare. Peccato, perché i bambini imparano molto attraverso il tatto. Non poter toccare, ad esempio, il talco e subito accanto il gesso, è una carenza. Non dico che tutto possa essere manipolabile, in particolare i campioni preziosi/rari, ma forse, tra tanta interattività, manca quella di tipo tradizionale: il tatto.

2 commenti:

  1. Ciao!!
    Ho scoperto di recente il tuo blog e lo trovo davvero carinissimo!! Pieno di idee originali e simpatiche!!
    Per questo ti ho scelta per l'assegnazione del "Versatile Blogger Award", passa dal mio blog a ritirarlo!
    http://webbywonder.com/it/2013/05/06/the-versatile-blogger-award-2/

    Ciao, a presto!
    Martina

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    Risposte
    1. Ciao Martina, benvenuta e soprattutto grazie per il premio!
      Purtroppo non sono ancora riuscita ad aggiornare il blog con la regolarità che vorrei, ma se continui a seguirmi vedrai che prima o poi ce la faccio!
      A presto
      Silvia

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